“Barbie è lesbica“. Era scritto sulla maglietta di una ragazza di New York di 14 anni, Natalie Young, che per questo è stata sospesa dalla scuola.

Ma lei, col pieno sostegno della madre, ha denunciato le autorità scolastiche, accusandole di discriminarla per le sue inclinazioni sessuali. Anzi, più esattamente la denuncia parla di ripetute “molestie” (harassment), perché anche in altre occasioni gli insegnanti avevano criticato l’abbigliamento della ragazza, e perfino la sua capigliatura, quando si era tinta i capelli con i colori dell’arcobaleno, simbolo dell’orgoglio omosessuale.

La Corte distrettuale di Manhattan è ora chiamata e decidere se la ragazza è stata “privata delle sua libertà ed espropriata del suo diritto ad esprimersi, con conseguenze gravemente negative sul suo equilibrio emotivo e psicologico“.