Uno studio di Eurydice sulla professione docente in Europa
Il “quaderno degli Annali dell’Istruzione” n. 101, appena pubblicato col titolo “La professione docente in Europa”, contiene la traduzione italiana di un rapporto comparativo realizzato dall’unità europea di Eurydice in 30 Paesi: i 15 membri attuali dell’UE, i 3 dello “spazio economico europeo” e i 12 candidati ad entrare nell’UE allargata. E’ positivo che questo rapporto, redatto in originale nelle sole tre lingue di lavoro dell’UE (inglese, francese e tedesco) sia ora disponibile anche in italiano.
In realtà il rapporto di Eurydice riguarda la formazione iniziale e l’inserimento professionale dei soli insegnanti della scuola secondaria inferiore, o di primo grado, come viene chiamata in Italia. Non sempre e non tutte le situazioni nazionali, per la verità, sono rappresentate nelle tabelle comparative, probabilmente per la difficoltà di acquisire dati omogenei, e quindi comparabili, in realtà nazionali a volte anche profondamente diverse. Ma, nel caso dell’Italia, l’assenza di indicazioni riguardanti il nostro Paese in certe tabelle è dovuta proprio al fatto che manca da noi la corrispondente esperienza: è il caso della “fase finale di qualificazione sul lavoro”, prevista in molti dei 30 Paesi esaminati, ma non in Italia, non essendo ad essa riconducibile il tirocinio contemplato nei piani di studio delle SSIS, vista la sua natura formativa, e non lavorativa.
La situazione dell’Italia potrebbe parzialmente cambiare con l’attuazione della riforma Moratti, che per i futuri insegnanti prevede, però solo dopo il conseguimento della laurea specialistica (3+2), “specifiche attività di tirocinio”, inserite in “appositi contratti di formazione lavoro”.
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