Università. Test d’ammissione rinviati a settembre

Vengono rinviati a settembre i test d’ingresso per i corsi di laurea a numero chiuso. Lo comunica il ministero dell’Istruzione, annunciando che verrà firmato mercoledì prossimo, 12 giugno, dal Ministro Maria Chiara Carrozza, il nuovo Decreto Ministeriale sulle modalità delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale per l’a.a.2013-14.

In particolare il nuovo Decreto, che sostituirà quello emanato il 24 aprile scorso, prevede la ridefinizione dei criteri di valorizzazione del percorso scolastico e il posticipo delle date delle prove a settembre (il 3 settembre per i Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla formazione di Architetto; il 4 settembre per i Corsi di Laurea delle professioni sanitarie; il 9 settembre per i corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria; il 10 settembre per il corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria).

Il Decreto Ministeriale, che mantiene la graduatoria nazionale, prevede dunque l’emanazione da parte delle Università di nuovi bandi entro il 25 giugno e, lo stesso giorno, la riapertura delle iscrizioni sul portale Universitaly con possibilità di aggiornare le informazioni (incluse le preferenze). La nuova scadenza per le iscrizioni on line sarà fissata al 18 luglio, mentre per il pagamento dei contributi di iscrizione presso le Università la scadenza sarà il 25 luglio. Michele Orezzi, Coordinatore dell’UdU, approva il rinvio dei test d’ingresso per le università: “Sicuramente le tempistiche sono sempre molto ristrette, tuttavia ci sentiamo di esprimere un giudizio positivo per questa decisione, qualora venisse confermata”.

Secondo Orezzi quando l’ex ministro Profumo “prese la decisione di anticipare senza preavviso e senza dialogo con gli studenti le date dei test abbiamo giustamente denunciato quanto stava accadendo”. Secondo l’Udu: “Era davvero poco comprensibile richiedere agli studenti di effettuare una scelta vincolante sul percorso universitario a pochi giorni dagli esami di maturità. Ora però resta da affrontare il nodo del punteggio assegnato al voto di maturità e la questione più complessiva, ma che si fa sempre più urgente, di superare il numero chiuso”.

“Pensiamo sia necessario – conclude Orezzi – avere un sistema universitario che non sia bloccato all’ingresso, ma nel quale gli studenti siano messi in condizione di studiare e di dimostrare, esame dopo esame, se effettivamente hanno le capacità o no. Da tempo chiediamo alla politica di avviare una seria discussione su questo punto; speriamo che si possa finalmente iniziare a parlarne senza più veti ideologici”.