Università Statale e Bicocca di Milano: incentivi per trovare matricole

La carenza nel nostro paese di cultura scientifica, elemento essenziale per la crescita e lo sviluppo, è un serio problema. La Statale e la Bicocca di Milano, come informa il “Corriere della Sera” del 29 luglio, intendono mettere in campo consistenti incentivi per contrastare la generale difficoltà di acquisire, per il corso di laurea in materie scientifiche (fisica, chimica e matematica), il “capitale umano”, cioè gli studenti, che dovrebbe garantire le potenzialità innovative del Paese.
Nelle Università italiane si registra un forte squilibrio tra la vocazione per gli studi umanistici e quella per gli studi scientifici. Alla statale di Milano, nell’anno accademico 2004/2005, gli iscritti a lettere sono quasi il doppio di quelli iscritti a Scienze. Il senatore a vita Carlo A. Ciampi, Presidente Emerito della Repubblica, il 16 ottobre 2003 sottolineava con forza che “L’Italia ha bisogno di ricerca scientifica, senza la quale non c’è innovazione, la carta vincente per la competitività di un paese“.
Il Rettore Decleva critica il sistema introdotto da una direttiva ministeriale nel 2005 e sottolinea che “stiamo studiando un metodo per dare un contributo immediato alle matricole che affrontano questi indirizzi, senza aspettare il primo anno…Dobbiamo dare prospettive a questi ragazzi. Spesso in Italia non ci sono lavori attraenti per i neo laureati“.
Forse non è proprio così, perché i dati Istat mettono in evidenza che i laureati che trovano più facilmente lavoro sono quelli dei gruppi ingegneria e scientifico e guadagnano in media più degli altri.