Le considerazioni finali contenute nei diversi dossier dovrebbero essere diffuse, unitamente al questionario proposto, in tutte le pubbliche amministrazioni, le aziende, le imprese le associazioni sindacali e datoriali, e sarebbe opportuno farli  somministrare dai ragazzi perché  le persone adulte provino imbarazzo, sentano  la loro coscienza bruciare almeno un po’. Gli studenti delle classi 4B e 4C del LSS “TERESA GULLACE TALOTTA”, delle classi 3C, 3E, 4B, 4C, 5B, 5D, 5F del Liceo Scientifico Statale “Leon Battista Alberti “, coordinate dal prof. Adolfo Tomassi di Minturno, dell’istituto “Peano”, del “Plinio Senior” e dei Licei Tacito e Virgilio di ROMA hanno documentato significative osservazioni finali.

“Personalmente ritengo un nostro preciso dovere civico, nel momento in cui veniamo a conoscenza di fatti di corruzione denunciare queste anomalie alle istituzioni preposte, tipo ad esempio la Guardia di Finanza, allo scopo di eliminare questi fenomeni. Purtroppo negli ultimi decenni, la diffidenza nei confronti delle strutture di governo e nella classe politica ha favorito nel vivere quotidiano la crescita dell’omertà rispetto alla fiducia generando l’espansione di lobby e associazioni malavitose. Se però il nostro obiettivo è quello di costruire un mondo migliore per noi e riacquisire una credibilità verso le generazioni future, anche a costo di scelte e atteggiamenti impopolari, dobbiamo credere nella forza della legalità, della cultura e della trasparenza.”

Ed ecco la riflessione di uno studente sui danni causati dalla corruzione:

“La società di oggi versa in condizioni economiche di forte criticità e questo, a mio parere, anche a causa di fenomeni quale la corruzione. Questo problema investe chiunque, imprenditori e non, abbia intenzione di effettuare investimenti nel mondo del lavoro; infatti negli ultimi anni diverse imprese straniere hanno diminuito la partecipazione a progetti e attività nel nostro paese proprio a causa dei problemi legati a questo malcostume in cui versa la società italiana”.

A questi ragazzi dobbiamo risposte, dal momento che tutti noi adulti siamo responsabili del perché questo fenomeno abbia raggiunto i livelli abnormi ai quali è giunto il fenomeno nella nostra società. E non solo parole ma … buon esempio!