Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Una pratica di intelligenza emotiva

Di Carla Sacchi

Se è vero che la scuola può educare all’intelligenza emotiva, prevenendo in questa maniera il disagio giovanile e promuovendone benessere, allora, nel nostro istituto, l’I.C. di Castel Goffredo (MN), abbiamo contribuito a coltivarla nei nostri studenti. Sabato 30 novembre è stata infatti inaugurata la mostra dei lavori degli allievi dei tre ordini di scuola dell’I.C. di Castel Goffredo (MN), presentati in occasione della prima edizione di

m-ART-a: mi diverto con la scienza! Il concorso è stato promosso per ricordare la Prof. Marta Pavesi, educatrice appassionata e sensibile alle tematiche scientifiche, artistiche e ambientali scomparsa lo scorso autunno. Il titolo del concorso contiene i due elementi essenziali che hanno caratterizzato i lavori dei partecipanti: la scienza presentata attraverso diversi linguaggi dell’arte; scienza e arte due passioni di Marta.

Lo scrittore statunitense Ray Bradbury, innovatore del genere fantascientifico, ha sostenuto che:  “La scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo mai a spiegare e l’arte è un’interpretazione di quel miracolo”.

Le “interpretazioni dei miracoli” dei nostri ragazzi hanno spaziato dai giochi da tavolo (centra la scienza, il gioco dell’oca ammalata, il gioco dell’acqua, a spasso nella flora) a video sull’esplorazione della natura e del corpo umano, dalla proposta di brevi esperimenti scientifici alla riproduzione in scala di plastici di vulcani, del sistema solare, della struttura del dna e delle cellule, elaborati di scrittura creativa e ricerche sugli studi degli scienziati nei secoli. Le classi della scuola primaria ci hanno fornito splendide interpretazioni grafiche della figura dello scienziato e dello spazio. La Scuola dell’infanzia, che ha partecipato per sezioni, ha privilegiato i colori spettrali, e ha lavorato sugli stati della materia in natura, sul concerto di metamorfosi in natura e sulla mappatura delle costellazioni. Non c’è stato ambito scientifico che non sia stato in qualche modo indagato.

Ma la meraviglia della mostra consiste principalmente nelle corde emotive che ha toccato questo concorso, non solo nella fase di ideazione del bando da parte di colleghi di Marta, ma, anche, nell’immediata e spontanea adesione numerosa degli studenti, anche di coloro che non avevano ricevuto direttamente gli insegnamenti di matematica e scienze da parte della professoressa.

Tante volte ripetiamo, come genitori e come docenti, che i ragazzi vanno incoraggiati e stimolati per portare a termine un lavoro, che si dimostrano incapaci di pianificare e realizzare un progetto senza il supporto degli adulti. Questa mostra ha evidenziato che i processi affettivi innescati dalla scomparsa prematura della professoressa, il lavoro comune sui nostri tessuti emozionali intaccati e l’esigenza di progettualità per proseguire il cammino, hanno mosso, in autonomia, studenti di diversa età, con attitudini differenti, incanalando ricordi, emozioni e desideri in forme d’arte di varia natura.

In concomitanza con l’inaugurazione della mostra è stato presentato il libro Con te, frutto di un progetto di scrittura creativa curato dagli allievi della 3E. Studenti, genitori e colleghi hanno scritto brevi racconti per bambini, che ricordassero i valori e gli insegnamenti di Marta, ambientati in un bosco animato da gufi, conigli, topi e bambini. Il bosco è metafora  della nostra scuola e le storie raccontate testimoniano il ricordo intenso della professoressa nel quotidiano del vivere scolastico come una presenza costante e non come un’assenza.

I numerosi lavori e le storie raccontate nel libro sono una traccia indelebile, profonda ed emozionante del passaggio di Marta, che vogliamo continuare ad  immaginare ancora empatica e in contatto emotivo con nuovi studenti…altrove.

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