Una legge di iniziativa popolare per l’educazione permanente

Parte a settembre, per concludersi a dicembre 2009, la campagna per la raccolta di almeno 100 mila firme a favore di una legge di iniziativa popolare che garantisca il diritto di apprendere per tutto il corso della vita a tutte le persone che vivono in Italia, compresi gli stranieri.

Primi firmatari dell’appello alla sottoscrizione della proposta di legge, illustrata oggi in una apposita conferenza stampa svoltasi presso la Cgil, sono Guglielmo Epifani, segretario generale del sindacato, e Tullio De Mauro, illustre linguista, già ministro dell’istruzione tra il 2000 e il 2001. I cittadini potranno sottoscrivere la proposta nelle sedi del sindacato e in occasione di altre iniziative promosse dalla Cgil.

Obiettivo della proposta di legge è l’adozione di un piano triennale straordinario per raddoppiare il numero degli adulti che partecipano ad attività formative, per arrivare al 12,5%, l’obiettivo stabilito dall’Unione Europea a Lisbona nel 2000, da raggiungere entro il 2010 .

Oggi solo il 6,2% degli adulti partecipa in Italia ad attività formative, contro il 9,7% della media europea e solo il 32% delle imprese sopra i 10 dipendenti realizza attività formative, a fronte del 90% della Gran Bretagna, del 74% della Francia, del 69% della Germania, del 47% della Spagna e di una media europea (Ue27) del 60%.

La proposta di legge prevede l’accesso gratuito alla formazione, agevolazioni fiscali e contributive per gli investimenti in apprendimento, agevolazioni per l’accesso al credito e prestiti di onore. Stabilisce inoltre che ogni lavoratore abbia diritto ad almeno un anno di congedo formativo non retribuito e ad almeno 30 ore annue di permesso retribuito, con modalità di fruizione disciplinate dai contratti collettivi.