Un giovane su cinque abbandona scuola e formazione

L'impegno del sottosegretario Viceconte

Il consiglio informale dei ministri dell’Istruzione Ue si è trovato d’accordo nel fare il possibile per cercare di “limitare al massimo l’abbandono della scuola”, una delle piaghe che “più sta colpendo l’Unione Europea”, come ha detto il sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Guido Viceconte che ha partecipato in rappresentanza del ministro Gelmini.

Viceconte ha dichiarato che occorre creare sinergie tra il mondo della scuola e quello del lavoro per fare sì che i giovani vedano la scuola come qualcosa di “attraente”, capace di “integrarli nel mondo del lavoro”.

Per il 2020 la Commissione europea ha impegnato i Paesi dell’Unione a contenere al 10% il numero dei giovani di 18-24 anni che dopo la licenza media non hanno più proseguito gli studi, abbandonando precocemente il percorso formativo. Nel 2000 l’Italia aveva una situazione molto critica: un giovane su quattro (25,1%) si era fermato alla licenza media; nel 2008 c’è stato un netto miglioramento (5,4 punti in percentuale in meno) riducendo la situazione di abbandoni precoci a meno di un giovane su cinque.

Sono già sette i Paesi europei che hanno raggiunto e superato l’obiettivo del 10%; altrettanti sono prossimi a raggiungerlo quel 10% programmato per il 2020. L’Italia è a metà strada ma c’è da dire che proprio dal 2008 è stato inserito nuovamente l’innalzamento dell’obbligo di istruzione che dovrebbe favorire una generale scolarizzazione dei nostri giovanissimi.   

 

Abbandoni precoci: % di 18-24enni con solo licenza di I grado (o meno) e che non frequentano percorsi di istruzione/formazione

 

CRO

POL

SLO

CEC

SLK

LIT

FIN

ob. Lisb

AUS

SVE

IRL

OLA

DAN

UNG

FRA

GER

BEL

LUS

2000

8,0%

7,4%

6,4%

5,7%

6,7%

16,5%

9,0%

2020

10,2%

7,3%

14,6%

15,4%

11,7%

13,9%

13,3%

14,6%

13,8%

16,8%

2008

3,7%

5,0%

5,1%

5,6%

6,0%

7,4%

9,8%

10%

10,1%

11,1%

11,3%

11,4%

11,5%

11,7%

11,8%

11,8%

12,0%

13,4%

 

 

CIP

EST

BUL

GRE

UE

LET

ROM

GB

NOR

ITA

ISL

SPA

POR

MAL

TUR

2000

18,5%

15,1%

20,5%

18,2%

16,8%

16,9%

22,9%

18,2%

12,9%

25,1%

29,8%

29,1%

43,6%

54,2%

59,3%

2008

13,7%

14,0%

14,8%

14,8%

14,9%

15,5%

15,9%

17,0%

17,0%

19,7%

24,4%

31,9%

35,4%

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