Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Un agri-asilo targato Coldiretti

E così anche in Italia apre per la prima volta i battenti il primo asilo in fattoria, una sorta di primizia sulla scorta delle fattorie didattiche e della riscoperta dei cicli naturali e dell’agricoltura, grazie al quale si realizza un percorso educativo basato sul contatto con i cicli produttivi, i colori e i profumi della campagna, le attività’ manuali con prodotti naturali come la farina e con a disposizione un orto e piccoli animali da accudire.

La nuova buona notizia che risale a qualche giorno fa, è stata fornita da Coldiretti peraltro già estremamente attiva nel settore assieme a cooperative ed associazioni di settore affiliate alle Fattorie didattiche regionali – con tanto di capitolo di qualità e di garanzia. La struttura di cui sopra però, del tutto innovativa, ha iniziato la propria attività in via sperimentale a Chivasso in provincia di Torino, presso l’azienda agrituristica La Piemontesina, benché sia ovviante destinata a fare scuola, per dire, sotto il nome ben eloquente di “Educazione alla campagna amica” realizzato appunto dall’organizzazione degli imprenditori agricoli.

Non si tratta nello specifico solo di lavorare sull’educazione in un ambiente naturale, a contatto con la natura per aiutarne la familiarizzazione con essa, quanto anche di un progetto che rientra nel progetto di cerare una generazione sempre più consapevole e responsabile sia sul piano dei consumi che dell’alimentazione (stagionalità dei prodotti da preferire in ogni caso, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame tra prodotti agricoli e cibi consumati ogni giorno). “Una risposta concreta – afferma la Coldiretti – all’allarme sul rischio che i ragazzi delle nuove generazioni, per la prima volta nella storia, potrebbero essere i primi ad avere una vita piu’ breve dei propri genitori per colpa delle malattie causate dall’obesita’ e dal soprappeso, secondo quanto emerso anche dall’ultimo Congresso Internazionale sull’Obesita’ che si e’ svolto a Sidney in Australia.

Una preoccupazione che coinvolge anche l’Italia che, con il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni fuori forma secondo una indagine Merrill Lynch. L’agriasilo – offre dunque, secondo l’organizzazione agricola – l’occasione di un positivo incontro tra le esigenze dei genitori di garantire un ambiente e una alimentazione sana ai propri figli e quella delle imprenditrici agricole alla ricerca di nuovi stimoli nel lavoro all’interno dell’azienda. I bambini hanno a disposizione un orto dove sono messe a dimora le piantine i cui frutti vengono impiegati nelle attivita’ didattiche e hanno inoltre la possibilita’ di accudire piccoli animali domestici e di osservare i lavori della campagna.

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