Uil-scuola: Fioroni disattende gli impegni presi

Ci va giù piuttosto pesante l’Uil-scuola che, sulla Finanziaria, accusa il ministro Fioroni di non avere finora rispettato gli impegni presi con il sindacato.
Di cosa sarebbe inadempiente il ministro? Il sindacato elenca così le “promesse mancate” del ministro:
– eliminazione della clausola di salvaguardia,
– aumento dei posti per le immissioni in ruolo del personale Ata (altri 20 mila rispetto a quelli già previsti)
– mantenimento delle graduatorie permanenti, con la previsione di una fase transitoria, fino al completo assorbimento del precariato,
– interventi per i presidi incaricati
A fronte di questi impegni la Finanziaria non ha previsto nulla, precisa il segretario Di Menna, che rileva anche che per la prima volta nelle ultime due legislature non si prevede che i risparmi di sistema restino all’istruzione.
Dopo le critiche a Fioroni, l’Uil-scuola non fa sconti nemmeno al resto della manovra, mettendo sotto accusa anche gli interventi fiscali, perché, secondo una ricerca condotta dall’ufficio studi dello stesso sindacato, con “la rimodulazione delle aliquote IRPEF molti lavoratori non solo non hanno ottenuto la promessa riduzione del cuneo fiscale ma rischiano di pagare complessivamente più tasse”. Dall’analisi condotta dalla Uil Scuola (i dati integrali su www.uilscuola.it) emerge infatti che i lavoratori dipendenti che dovevano essere i veri beneficiari di questa Finanziaria non lo saranno affatto. Occorre modificare la manovra fiscale, afferma l’Uil e rinnovare subito il contratto, prevedendo un incremento delle retribuzioni non inferiore al 5,3%.