Ue, mancano tempo e soldi per la formazione permanente

Mancano soldi e tempo per rinfrescare utilmente, durante la propria vita professionale, le nozioni di aritmetica o di grammatica apprese tra i banchi di scuola. E’ quanto emerge dall’indagine Eurobarometro, commissionata dall’Ue e che si è svolta da gennaio a febbraio 2003 nei 15 Stati membri, in Norvegia ed Islanda, con  oltre 18.000 interviste dirette.

Nove europei su dieci definiscono importante l’apprendimento permanente, considerato come strumento per perseguire obiettivi economici e sociali. Tedeschi ed islandesi sono i più favorevoli, mentre i cittadini di Belgio, Irlanda, Olanda, Spagna e Grecia manifestano maggiore diffidenza e scetticismo.

Quasi tutti gli intervistati riconoscono che lettura, scrittura e aritmetica sono le competenze più utili, sia in ambito lavorativo che nella vita quotidiana; al contempo, lamentano la scarsa competenza in merito all’uso delle tecnologie e di una lingua straniera (due terzi degli interpellati di Grecia e Portogallo ha dichiarato di non saper utilizzare il computer). Tuttavia la mancanza di tempo e di denaro sono gli ostacoli che maggiormente si frappongono al perseguimento di questo obiettivo formativo.