
Si definiscono ironicamente “tappabuchi”, ma all’ISIS “Facchinetti” di Castellanza hanno fatto la differenza. I professori Gianfranco Maniscalco e Michele Flammia, hanno portato nelle aule dell’istituto la loro grande passione, il pensiero filosofico. E hanno conquistato l’entusiasmo di tantissimi ragazzi.
La scuola era a corto di ore di filosofia e questi docenti hanno pensato bene di appassionare i ragazzi alla materia attraverso una serie di incontri dedicati allo studio del pensiero. Non un classico susseguirsi di lezioni quello messo in piedi da prof Maniscalco e Flammia, ma un brioso e scherzoso percorso educativo, ricco di confronti e collegamenti con l’attualità.
“Il progetto si fonda partendo dall’idea che lo studio della filosofia sia imprescindibile, a scuola come nella vita – afferma Michele Flammia -. Noi non possiamo preparare i ragazzi a un futuro che ancora non conosciamo, ma possiamo renderli in grado di affrontare le sfide che si troveranno di fronte con maturità e serenità, abituandoli a un confronto razionale sulle questioni fondamentali della vita così come sui problemi della quotidianità. Ecco perché abbiamo attuato un percorso mettendo in crisi le loro certezze e abituandoli a non dare nulla per scontato“.
La risposta degli studenti è stata positiva: “Non ci aspettavamo questo successo – ha affermato la dirigente scolastica dell’ISIS ‘Facchinetti’, Lucia Grassi – Circa in 60 e per diversi mesi hanno partecipato volontariamente a questo corso che li coinvolgeva tutti i sabati dalle 12 alle 14“.
“Una sfida vera e propria che i nostri studenti hanno raccolto“, commenta il professor Maniscalco, che aggiunge: “Coltiviamo la speranza di poter proseguire questa esperienza, magari allargandola ad altri soggetti“.
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