Turi (Uil) sul bonus girano questionari anonimi, ma non siamo in un talent

La scuola “non è un reality. Non siamo in un talent in cui si vota in base al gradimento personale. Vince chi ha più voti. Si metta fine a questo modo di procedere offensivo e improvvisato“.

Il monito viene dal segretario della Uil scuola, Pino Turi, che punta il dito sul modo di procedere in merito alla questione aperta dell’assegnazione del bonus agli insegnanti, citando il caso di un istituto in cui è stata fatta circolare una nota in cui si comunica che “in occasione dell’incontro scuola-famiglia in ogni plesso sarà allestito un seggio elettorale per cui si invitano i genitori a scegliere uno o più docenti (massimo 3) che si sono distinti in modo particolare. La scheda da compilare è anonima“.

Un modo di procedere che non ha uguali: vota il tuo prof preferito. Con voto anonimo“, commenta il sindacalista. “Alla peggior modalità di sondaggio si unisce il massimo di parzialità di giudizio, coerente solo nella definizione di bonus“. Secondo Turi, peraltro, la circolare del Miur inviata alle scuole “non fa altro che avallare la confusione, facendo riferimento a un generico ‘coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso‘”.

Non e’ questo il modo – conclude il leader della Uil scuola – di realizzare la valutazione, è solo un modo per indebolire l’autorevolezza dei docenti e della scuola in generale: è un modo sbagliato e i fatti lo stanno dimostrando. C’era una volta la libertà di insegnamento e la scuola della Costituzione, quella libera, laica, inclusiva. La vogliamo ancora – mette in chiaro Turi – chiediamo al Governo di ‘cambiare verso’ e fermare questo modo di procedere