Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Trieste, manca il sostegno e il disabile è mandato a casa

L’odierna storia di sostegno negato viene da Trieste e a riferirla è il quotidiano locale Il Piccolo: a un bambino disabile spettano 30 ore di sostegno alla scuola che frequenta, la elementare Lovisato, e l’accompagnamento socio-assistenziale. Ma ne ha ricevute solo 23 e in quelle scoperte la maestra, in accordo con la direttrice scolastica, rimanda il bambino a casa nonostante le ferme proteste della famiglia, che starebbe per denunciare la scuola..

In una comunicazione scritta Maria Cavalagli, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Italo Svevo, in cui ricade la elementare Lovisato frequentata dal bambino, conferma ai genitori: “L’istituto ha ricevuto 50 ore in meno di sostegno di quanto strettamente necessario“.

Proprio l’altro giorno questa vicenda triste e sgradevole ha avuto un primo positivo esito. Alla scuola è arrivata comunicazione dall’Ufficio scolastico regionale che 12 ore aggiuntive le saranno assegnate. “Ma naturalmente non c’è solo quell’unico bimbo – precisa la direttrice –, i diritti vanno distribuiti, ne abbiamo 6 con handicap grave su 11“.

La famiglia ha fatto appello anche al Comune, affinché sia rinforzato il servizio di socio-assistenza che, ove necessario, affianca il sostegno didattico. Il Comune – ha riferito l’assessore Carlo Grilli – ha coperto le ore necessario e, nel caso del bambino, cercherà di fare ancora di più, ma – ha concluso – non possiamo sopperire alla didattica con ore di assistenza

Secondo il recentissimo dossier di Tuttoscuola sulla disabilità nella scuola statale (scaricabile gratuitamente dal nostro sito), la distribuzione di docenti di sostegno in Friuli Venezia Giulia è in linea con il parametro previsto tendenzialmente dalla legge finanziaria 2008 (2 alunni disabili per ogni docente di sostegno), avendo un insegnante di sostegno ogni 2,01 alunni disabili.

Tuttavia il quotidiano triestino fa notare che il monte-ore di cattedra singolo alla settimana (24 ore) viene spezzato fra più bambini, a seconda del sostegno che serve, per cui ogni insegnante può dover seguire uno, due o più bimbi assieme.

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