Tre procedure per il ruolo a settembre: concorso straordinario, per titoli o da graduatoria

Il prossimo 28 maggio si apriranno le iscrizioni on line al concorso straordinario scuola secondaria (ultimo termine il 3 luglio). Nel frattempo in Senato maggioranza e opposizione si confrontano a suon di emendamenti (scadenza oggi) per la conversione del decreto legge 22, ponendo al centro delle proposte le immissioni in ruolo di docenti a settembre. L’elemento dirimente sono i tempi necessari per portare a termine positivamente la procedura.

Ti stai preparando per affrontare i concorsi scuola? 

Scopri la nostra proposta formativa per i concorsi scuola, ordinario e straordinario, per la secondaria

Scopri la nostra proposta formativa per i concorsi scuola Infanzia e Primaria e Sostegno

I parlamentari del M5S fanno quadrato intorno alla Ministra Azzolina che è convinta di riuscire a portare a termine entro settembre il concorso straordinario per esami da lei bandito.

PD, Leu e taluni parlamentari dell’opposizione ritengono impossibile concludere il concorso nei tempi previsti dal bando, nonostante la sua procedura semplificata e, pertanto, propongono un concorso per soli titoli che, evitando la prova scritta, si potrebbe concludere in tempo utile per le nomine dei vincitori entro il 15 settembre.

C’è, infine, la posizione della Lega che giudica anche il concorso per soli titoli del PD vincolato a tempi eccessivi per la valutazione dei titoli di migliaia di candidati da parte delle Commissioni di concorso e, pertanto, come il concorso straordinario, non adatto a concludere l’iter procedurale in tempo per le nomine in ruolo dei vincitori per il prossimo settembre.

In alternativa la Lega propone di assumere direttamente dalle graduatorie esistenti che non hanno bisogno di nuove valutazioni ad hoc.

Tre strade diverse, ma tutte convergenti verso l’obiettivo di immettere in ruolo nel giro di quattro anni 32 mila docenti precari, di cui 10-12 mila già a settembre 2020.

Si tratta, beninteso, di assunzioni, non di nuovi posti o di nuove cattedre per le scuole le quali avrebbero a settembre lo stesso numero di posti da insegnante e le stesse classi su cui si troverebbero ad insegnare meno insegnanti precari del solito.