Tra discordi pareri, primi passi dei bimbi inglesi nella scuola dell’obbligo.

La Cambridge Primary Review pubblica, dopo una lunga indagine, il documento finale sulla scuola primaria

Nel Regno Unito, mentre la riforma voluta da sir Jim Rose, vede favorevolmente l’ingresso nell’obbligo di bimbi anche di 4 anni, purché compiuti entro il mese di agosto dell’anno di riferimento e con l’eventuale ausilio di un orario ridotto, l’autorevole Cambridge Primary Review, nel documento pubblicato il 16 ottobre scorso, pone dubbi su un ingresso tanto anticipato nella scuola.

Si tratta dell’ultimo esito di un antico dibattito, mai sopito, in Inghilterra,  tra gli addetti ai lavori che oggi si trovano anche a confrontarsi con le differenti scelte di altri paesi europei. Per fare un esempio, l’obbligo ha inizio a 7 anni  in Finlandia, paese da tempo nelle prime posizioni delle rilevazioni OCSE.

Dalla ricerca condotta, emergono, come aspetti positivi del sistema educativo corrente, la centralità di un robusto impianto nazionale comune e la validità di una strategia educativa iniziale, precedente la scuola primaria, chiamata Early Years Foundation Stage, dedicata ai bambini che vengono inseriti per la prima volta nella scuola.

La Cambridge Primary Review, fra le raccomandazione contenute nel documento finale, consiglia di includere anche i bambini di sei anni nel periodo educativo precedente l’obbligo, chiedendo di fatto la cancellazione dell’anticipo, in linea con le pratiche scolastiche e le ricerche pedagogiche più diffuse.