Tonini (PD): non ‘salvare la scuola’, ma ‘cambiare la scuola’

Sono tanti gli esponenti del Partito democratico che si sono occupati di scuola in questi giorni in cui il partito ha lanciato l’iniziativa “Salva l’Italia, cambia la scuola”. Ecco una breve rassegna.

Per l’ex ministro della PI  Fioroni, quello del suo successore Gelmini “è un progetto di scuola che non c’è“.

Per il senatore Giorgio Tonini, il Pd si deve sì impegnare a contrastare la riforma Gelmini, ma non per “salvare” la scuola così come è bensì per cambiarla: e in questa prospettiva gli interlocutori devono essere gli studenti e non i sindacati. “Non dovremmo dormire la notte – ha detto – dal quesito su come cambiare la struttura della spesa pubblica, a partire dalla scuola“.

Tonini ha sostenuto che l’opposizione del Pd dovrà essere “dura con il governo e responsabile con il Paese“, come è avvenuto su Alitalia. Tuttavia questo atteggiamento “non siamo riusciti a tenerlo sulla scuola: siamo stati duri col governo ma non responsabili con il Paese. Il nostro slogan non deve essere ‘salvare la scuola’, ma ‘cambiare la scuola’“.

Tonini ha quindi ricordato la lettera di Don Milani a una professoressa: “stava dalla parte degli studenti, non dei professori. Don Milani diceva ai professori ‘vi pagherei a cottimo, a seconda del numero dei ragazzi che entrano nella scuola ignoranti ed escono istruiti’“.

La lettera di don Milani – ha concluso – è in parte datata ma è il nostro modello. Non era un documento della Cgil scuola. Ma noi dobbiamo occuparci e coccolarci non la Cgil scuola ma gli studenti“.

Infine la sen. Soliani, segretaria del gruppo parlamentare PD del Senato, in un recente ed articolato documento delinea i possibili contenuti di una proposta organica sulla scuola: riconoscerne il ruolo (chi impoverisce la scuola, impoverisce l’Italia), premiare il merito, garantire la formazione degli insegnanti; la scuola deve parlare inglese e scrivere in word e anche in italiano; riconoscere l’autonomia delle scuole, premiare gli istituti virtuosi, punire inefficienze e sprechi.

Questo Governo – sottolinea la Soliani – prospetta riforme dove c’è un’idea guida: tagliare.