TFA: l’ennesimo pasticcio

Dopo le traversie della prova preselettiva del concorso a dirigente scolastico, la disavventura della busta con i nomi dei concorrenti che si potevano leggere in trasparenza (concorso in Lombardia) e altri episodi di  ordinaria (?) sciatteria, un’altra dimostrazione di inadeguatezza dell’azione di gestione svolta del Miur giunge ora con la prova preselettiva per l’ammissione al TFA.

Ai giornali, in rete e alla redazione di Tuttoscuola giungono numerose segnalazioni di errori o di risposte dubbie, con prevedibile coda di ricorsi. Per non parlare della decimazione dei candidati a certi TFA, come quello di Filosofia, dovuta verosimilmente più al carattere astruso e nozionistico delle domande che all’ignoranza degli aspiranti corsisti.

E’ sorprendente che il Ministero, che pure aveva avuto anche in precedenza avvisaglie di ciò che può succedere se non si presta la massima attenzione alla fase di preparazione delle prove (per esempio di quelle di maturità), non si sia organizzato in modo da evitare queste ulteriori pessime dimostrazioni di, come dire, superficialità, trascuratezza, approssimatività.

Speriamo che questo ennesimo segnale induca l’Amministrazione a fare qualcosa per evitare che episodi del genere si ripetano in quella che appare l’operazione più importante e delicata cui essa dovrà attendere nei prossimi mesi, quella dei concorsi a cattedre.