Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Test di italiano senza prova orale per gli immigrati

Partono le prime prove per gli immigrati che chiedono la carta di soggiorno. Ne parla “La Stampa” in un servizio dedicato proprio ai test predisposti per accertare la conoscenza della lingua italiana e che avranno il loro battesimo a Firenze (170 candidati) e ad Asti (10).

Come Tuttoscuola ha riferito in precedenti servizi, recenti disposizioni del ministero degli interni e dell’istruzione hanno previsto che, d’ora in poi, per ottenere la carta di soggiorno (un documento che ha valore permanente e dà diritto ad una serie di tutele sociali) gli immigrati in Italia da almeno cinque anni dovranno dimostrare di possedere il livello A2 di conoscenza della lingua italiana.

Dopo una particolare elaborazione delle linee guida per lo svolgimento delle prove da parte di esperti linguistici, è stata prevista la somministrazione di test, senza che vi sia la prova orale o il colloquio.

L’intenzione è quella di facilitare i candidati stranieri (sembra basti la conoscenza di circa 300 vocaboli italiani di uso quotidiano), ma probabilmente il colloquio avrebbe facilitato molte persone abituate all’uso comunicativo del parlare anziché quello dello scrivere.

I test a cui gli immigrati dovranno sottoporsi dopo l’autorizzazione della Prefettura, si terranno presso i CTP, i Centri Territoriali per l’istruzione degli adulti, a cura degli insegnanti che vi svolgono servizio.

Proprio da parte di quegli insegnanti è stata manifestata preoccupazione per un possibile carico aggiuntivo di lavoro connesso alla somministrazione dei test che potrebbe compromettere la regolare attività dei Centri dove si sta intensificando anche la preparazione di molti immigrati all’esame per la carta di soggiorno. Quasi un cane che si morde la coda.

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