Terremoto nell’Amministrazione scolastica? E’ normale amministrazione!

Chi ha scorso le notizie sul sito del Miur (www.istruzione.it) del tardo pomeriggio di venerdì 20 aprile può avere avuto un gesto di soprassalto.

Uno dopo l’altro sono stati pubblicati dieci avvisi di disponibilità di posto di direttore generale presso la sede centrale di via Trastevere a Roma o presso alcune sedi di uffici scolastici regionali. Quali i motivi dell’avvio della procedura concorsuale per la copertura dei posti?

Alcune sedi risultano vacanti per mancanza del titolare o per avvenuto pensionamento. La maggior parte risulta vacante dal prossimo 7 maggio per termine dell’incarico dirigenziale conferito.

In base agli avvisi pubblicati, risultano vacanti e disponibili per nuovi conferimenti l’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo (occupato fino a poco tempo fa da Giovanna Boda assegnata alla Direzione generale per lo studente presso il Miur), quello della Puglia (lasciato vacante da Lucrezia Stellacci, nominata Capo dipartimento per l’istruzione), della Basilicata (DG uscente Franco Inglese), Calabria (DG uscente Francesco Mercurio), del Lazio (DG uscente Maria Maddalena Novelli), del Piemonte (DG uscente Francesco De Sanctis).

Presso la sede centrale del Miur sono vacanti e disponibili la DG per il personale scolastico (DG uscente Luciano Chiappetta), la DG per la Politica finanziaria e il Bilancio (DG uscente Marco Ugo Felisetti), la DG Alta Formazione Artistica Musicale – AFAM (DG uscente Giorgio Bruno Civello) e Uffici di diretta collaborazione del Ministro (DL uscente Sabrina Bono). A queste sedi vacanti si aggiungono anche quelle senza titolare del Veneto, dell’Emilia Romagna e del Molise, rette in via provvisoria da dirigenti facenti funzione.

Va detto che si tratta di una normale procedura che scatta alla scadenza del contratto. C’è da ritenere che nessuno dei direttori generali interessati – che rappresentano delle risorse di qualificata esperienza a disposizione dell’amministrazione in un delicato momento di transizione per la scuola italiana – corra il rischio di perdere il posto. E’ probabile invece che possa esser colta l’occasione per una rotazione negli incarichi.

Entro il 30 aprile comunque vanno presentate le candidature per l’incarico di Direttore Generale.