Terremoto, Bussetti: “Una task-force per garantire il diritto allo studio nelle aree colpite”

“Quello di oggi è un momento importante: dove c’è una scuola che funziona, c’è una società viva che si prepara al futuro” Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, intervenendo all’inaugurazione della Scuola Secondaria di I grado “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Esanatoglia, nelle Marche, costruita dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia.

“Tagliando il nastro di questo istituto, stiamo consentendo a un territorio duramente colpito dal terremoto di riappropriarsi della sua normalità, delle abitudini che scandiscono, giorno dopo giorno, le esistenze di uomini e donne e costituiscono l’ossatura del nostro vivere civile – ha spiegato Bussetti -. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso questa ripresa. Nonostante i ritardi nella ricostruzione – che ci sono e non possiamo negare – Esanatoglia riparte. E lo fa dal sistema di istruzione e formazione”. 

Alla cerimonia era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale il Ministro Bussetti ha rivolto un ringraziamento particolare: “La sua presenza oggi rappresenta la vicinanza di tutto il popolo italiano a questa Comunità”.

“Scuola e Università, qui nelle Marche, hanno dato dimostrazione di grande tenacia ed efficienza. Dobbiamo riconoscere il loro impegno. Ed essere orgogliosi per ciò che hanno fatto e per ciò che rappresentano per queste aree e per il Paese. Oggi voglio ribadire il mio impegno: farò tutto quanto in mio potere per ripristinare a regime il sistema di istruzione e formazione nelle zone colpite dal sisma. A tal proposito, intendo costituire una task-force a supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, affinché sia un punto di riferimento per tutti i soggetti che operano per questo obiettivo. Attiverò da subito gli uffici del MIUR, per far sì che predispongano tutto ciò che è necessario a garantire il diritto allo studio ai giovani delle aree colpite dal terremoto. La crescita sociale, culturale ed economica passa dall’istruzione”, ha concluso il Ministro.