Telecamere a scuola: cosa prevede il disegno di legge

Ok ai sistemi alle telecamere negli asili e nelle case di riposo. Secondo quanto riporta agi.it, il disegno di legge approvato dalle Commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato rappresenta il tentativo di individuare un punto di equilibrio tra la tutela della riservatezza e della libertà dei soggetti coinvolti e le esigenze di monitoraggio. Ma cosa prevede nello specifico il disegno di legge sulle telecamere negli asili e nelle case di riposo?

Telecamere a scuola: registrazioni visionabili esclusivamente dalle Forze dell’Ordine

Secondo quanto stabilito dall’articolo 1, c’è la possibilità per gli asili nido e le scuole dell’infanzia di dotarsi di un sistema di telecamere criptate a circuito chiuso al fine di garantire la sicurezza dei minori nelle medesime strutture. Inoltre, viene stabilito che le registrazioni del sistema di videosorveglianza siano visionabili esclusivamente da parte delle Forze dell’ordine e solo dietro formale denuncia di reato alle autorità nel pieno rispetto della normativa sulla privacy. L’articolo 2 del disegno di legge prevede la stessa cosa, ma per quanto concerne le strutture assistenziali per anziani, per disabili e per minori in situazione di disagio.

Telecamere a scuola: dotarsi di un sistema di sicurezza

Inoltre si considera necessario che il sistema di videosorveglianza sia caratterizzato da un sistema efficiente di sicurezza dotato di telecamere criptate a circuito chiuso in modo da evitare il rischio di incorrere in sistemi di controllo a distanza ritenuti illeciti. Nello specifico, l’articolo 3 del disegno di legge stabilisce che le immagini riprese dalle telecamere siano automaticamente cifrate, al momento dell’acquisizione, già all’interno delle medesime telecamere. Il flusso di dati cifrati in output dalle telecamere, sprovviste di dispositivi di comunicazione con risorse esterne, viene trasmesso via cavo ethernet o con soluzione wi-fi cifrata a un server interno che non è configurato per la connessione alla rete internet, questo anche per evitare di incorrere nel rischio di atti di pirateria informatica.