Task force scuola, Aprea (FI): ‘Non rappresentata scuola infanzia e primaria’

“Come era stato annunciato già da qualche giorno, è ora operativo anche presso il Ministero dell’Istruzione un Comitato di esperti per gestire l’emergenza del dopo COVID-19 .  Al di là delle valutazioni sulle singole professionalità dei componenti, rileviamo con preoccupazione ed inquietudine alcuni limiti nella composizione del Gruppo di lavoro. Innanzitutto, non sono per nulla rappresentate la scuola dell’infanzia e la scuola primaria”.  Lo afferma in una nota Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Istruzione del movimento azzurro.

“Ciò evidenzia, purtroppo, la sottovalutazione di questi due ordini di scuola che – continua Aprea – al contrario, in un’ottica di sistema e in un momento in cui occorre saper trasformare l’emergenza in opportunità, rappresentano il punto di partenza di una scuola che utilizza convenientemente innovazione e tecnologia.
Così pure, mentre sono operativi presso le Università e i Centri di Ricerca Team specialistici in edilizia scolastica innovativa, non troviamo nel Comitato di esperti traccia di figure che, al contrario, avrebbero potuto garantire svolte sul piano architettonico e della funzionalità degli istituti.
Con stupore abbiamo, inoltre, ritrovato nel Comitato esponenti dell’Amministrazione scolastica con funzione di esperti. Anche in questo caso, al di là dei nominativi, ci leggiamo un tentativo neanche troppo velato dell’Amministrazione di legittimare sé stessa rispetto a soluzioni organizzative praticate finora e che risalgono al ‘900, piuttosto che porsi in atteggiamento di ascolto verso alternative più consone agli apprendimenti del terzo millennio. E manifestiamo molte perplessità sul fatto che nel Comitato non ci siano ricercatori dell’INDIRE. Ci chiediamo come sia possibile costruire un Piano innovativo per la scuola senza coinvolgere questo Istituto, che dal 2006 è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia, che da anni con cospicui finanziamenti ministeriali sperimenta l’utilizzo delle nuove tecnologie educative ed è protagonista di alcune delle più importanti esperienze di e-learning a livello europeo.
Infine, esprimiamo riserve sulla durata del mandato del Comitato che dovrebbe concludere i lavori entro luglio. Ma, se poi a settembre e nei mesi successivi dovesse esserci bisogno di correggere il Piano o semplicemente, come ci auguriamo, di monitorarlo, cosa farà la Ministra Azzolina? Ricostituirà il Comitato o si ritornerà ai vecchi e ormai superati riti della burocratica ministeriale?”.