Task force per insegnare a studenti a fare impresa

Al via progetto comunitario triennale

Ai nastri di partenza il progetto europeo Icee per promuovere l’educazione all’imprenditorialità tra gli studenti tramite creazione di mini-imprese, ‘cluster di innovazione’ con i docenti, lezioni sul campo e database con le migliori pratiche didattiche.

Oggi e domani a Bruxelles si tiene il primo incontro del Comitato di Gestione costituito da rappresentanti degli organismi partner europei del progetto.

L’iniziativa prende il via da questo mese di febbraio anche nelle scuole italiane. Gli istituti coinvolti sono 20 tra licei e istituti tecnici e professionali nei tre anni di durata del progetto; lo scopo è quello di coinvolgere il maggior numero di docenti e studenti.

I criteri con i quali saranno selezionati vengono decisi nell’incontro di oggi a Bruxelles.

Il tema dell’educazione all’imprenditorialità è presente in numerose iniziative promosse dal Miur. In un momento di crisi nel settore lavorativo – spiega il direttore generale del Miur Carmela Palumbo – occorre guidare i giovani verso una visione versatile del lavoro che non può più essere lo stesso per tutta la vita e occorre cercare forme di lavoro autonomo e diversificato. Già l’alternanza scuola-lavoro, introdotta nei curriculi della scuola secondaria di secondo grado, è un passo per fare in modo che la scuola prepari i giovani a questa nuova visione del mondo del lavoro“.

Il progetto ha una durata triennale ed è promosso nell’ambito del programma Erasmus +.

Numerose ricerche di settore – spiegano a viale Trastevere – hanno evidenziato l’impatto positivo dell’educazione all’imprenditorialità tra i banchi. “I giovani che hanno partecipato a iniziative formative di questo tipo si sono successivamente rivelati più propensi a creare nuove imprese epiù agevolati nello sviluppo di competenze che ne incrementano l’occupabilità“. E la creazione di una “mini-impresa” è considerata come una delle più efficaci esperienze imprenditoriali che  possono essere realizzate tra i banchi.