Parte una nuova esperienza contro l’obesità portata avanti dall’Agenzia Spagnola di Sicurezza Alimentare (AESA), dal Ministero di Sanita’ e Consumo e dal Centro di Informazione e Documentazione Educativa (CIDE), che verra’ finanziata dal Ministero della Sanita’, che stanziera’ oltre un milione di euro e inviera’ professionisti nelle scuole per effettuare sui bambini i necessari controlli antropometrici di peso e statura e seguire l’andamento del programma.

La Spagna insomma comincia a darsi da fare per combattere una delle piaghe più preoccupanti del Paese: l’obesità ed il soprappeso, al punto la percentuale di soggetti a rischio obesità infantile è la più alta in tutta l’Europ (16% tra i 6 e i 12 anni). Il programma pilota messo a punto dalle istituzioni spagnole coinvolgera’ oltre 12 mila bambini di 64 scuole elementari di diverse regioni a partire dal prossimo gennaio: si va dalle isole Canarie, all’Andalusia, Murcia, le regioni di Castilla y Leon, Galizia, Estremadura e le citta’ di Ceuta e Melilla, particolarmente affette da tale patologia. Il programma, che rientra nella cosiddetta Strategia per la Nutrizione, Attivita’ fisica e Prevenzione dell’obesita’ (NAOS), riguardera’ non soltanto i bambini obesi, ma anche quelli in sovrappeso, circa il 30 per cento della popolazione infantile spagnola, e coivolgera’ la meta’ degli alunni di ogni classe.

L’iniziativa coinvolgera’ anche i genitori dei bambini, che avranno un ruolo fondamentale nella realizzazione del progetto che punta a trasformare le cattive abitudini alimentari dei più giovani, pasti saltati e grassi e zuccheri in eccesso compresi. Bambini obesi o in sovrappeso che, se non curati, potrebbero diventare adulti obesi (ve ne sono circa 300 milioni nel mondo), ha affermato il Ministro della Salute Elena Salgado la quale considera il problema ”particolarmente grave” proprio per le sue ripercussioni sulla salute di coloro che ne sono affetti: possibili malattie come il cancro, il diabete o i disturbi cardiovascolari.