Tamponi gratuiti per il personale scolastico non vaccinato: 24 agosto MI incontra i sindacati

La nota che il Ministero dell’Istruzione ha diffuso nei giorni scorsi parlava chiaro: niente tamponi gratuiti per il personale scolastico che non vuole vaccinarsi. Ma i sindacati della scuola non ci stanno. Così, proprio a seguito delle note emanate dai capi dipartimento del Ministero dell’Istruzione sul DL 111/2021 e sul protocollo della sicurezza sottoscritto tra ministero e parti sociali, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente per chiarire le implicazioni dei provvedimenti e delle note sul rapporto di lavoro e sull’organizzazione della vita delle scuole. L’incontro si terrà domani, martedì 24 agosto 2021. 

Ricordiamo che secondo il Ministero i tamponi possono essere gratuiti solo per chi effettivamente non ha potuto vaccinarsi per motivi sanitari, mentre i sindacati contestano questa interpretazione. La nota allegata al Protocollo precisa infatti che “il tampone diagnostico rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’andamento dell’epidemia anche all’interno della comunità scolastica. Pertanto, le scuole potranno utilizzare parte delle risorse assegnate, e in corso di assegnazione, per l’effettuazione tramite le ASL o strutture diagnostiche convenzionate di tamponi nei confronti del solo personale scolastico fragile, dunque esentato dalla vaccinazione. Si è, infatti, inteso promuovere un’azione orientata verso coloro che, non avendo la possibilità di vaccinarsi per motivi certificati di salute, si trovano ad essere privi della primaria copertura vaccinale e, quindi, con maggiore rischio per la diffusione dell’epidemia all’interno delle istituzioni scolastiche.

Il Ministero ha precisato che nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax. Posizione questa non condivisa dai sindacati: “Non è accettabile – ha denunciato infatti Pino Turi, segretario Uil Scuola, nei giorni scorsi  – che un atto ufficiale dell’amministrazione scolastica, anziché chiarire il contenuto, alteri la sostanza di un accordo. La nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio: i costi per l’effettuazione dei tamponi diagnostici debbono essere a totale carico delle scuole, utilizzando i fondi specifici erogati dal Ministero dell’Istruzione per la profilassi sanitaria anti Covid”.

Della stessa idea la FLC CGIL che, nella richiesta di incontro urgente con il Ministero scrive: “Come oramai caratteristica di codesto ministero, contemporaneamente alla produzione di accordi condivisi si emanano disposizioni unilaterali che interpretano accordi o introducono ulteriori elementi di complessità non condivisi e difformi dalle intese. È il caso della nota 1237 del 13 agosto del Capo Dipartimento sulla interpretazione del DL 111/21, è il caso della nota di accompagnamento al protocollo sulla sicurezza a firma del capo dipartimento del 18 agosto u.s. Il complesso di questi atti, che hanno evidenti ricadute sul rapporto di lavoro, non sono stati minimamente condivisi con le OO.SS., per questo siamo a richiedere un incontro urgente al fine di chiarire alcune problematiche”.

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