Tagli ai fondi sul sistema 0-6: MEF batte MIM 20 milioni a zero

Lo stanziamento per il Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni – previsto in 309 milioni di euro all’anno – sarà decurtato di 5 milioni per il 2023, di altri 13,4 milioni nel 2024 e di 20,2 milioni nel 2025. Lo prevede la Tabella 7, pag. 108 dello Stato di previsione del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno finanziario 2023 e per il triennio 2023-2025, allegata al disegno di legge del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.

Se la riduzione del Fondo sarà confermata, come sembra più che probabile, dovranno essere rivisti gli accordi tra Stato e Regioni già definiti in Conferenza Unificata.

Il Fondo, istituito dal decreto legislativo 65/2017 della Buona Scuola, è finalizzato a realizzare:

  1. interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione, edilizia, messa in sicurezza, risparmio energetico di edifici pubblici che accolgono scuole e servizi per l’infanzia;
  2. finanziamento di spese di gestione delle scuole e dei servizi educativi per l’infanzia, per abbassarne i costi per le famiglie e migliorarne l’offerta;
  3. interventi di formazione continua in servizio del personale educativo e docente e promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.

Criteri e ripartizione delle risorse del Fondo sono stati definiti da specifici Accordi in Conferenza Unificata Stato-Regioni da valere fino all’anno 2025.

L’allegato alla legge di Bilancio presenta anche una apparente contraddizione. Nella parte iniziale dell’allegato che introduce la tabella, si afferma:

“7) Investire sul sistema integrato 0-6 – Il potenziamento della rete dei servizi per l’infanzia costituisce una priorità del Ministero. Infatti, l’inserimento precoce nel sistema educativo è un fattore in grado di favorire il successo formativo degli studenti, oltre a costituire un importante strumento al servizio della parità di genere. Piano asili nido e scuole dell’infanzia Nel PNRR, il Ministero ha previsto una misura di investimento finalizzata all’accrescimento dell’offerta educativa nella fascia 0-6 su tutto il territorio nazionale, attraverso la costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia, ovvero mediante la messa in sicurezza di quelli esistenti. Il piano tende inoltre a promuovere la costituzione di poli per l’infanzia, favorendo così la costruzione di percorsi educativi unitari. Gli interventi di nuova costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici consentiranno la creazione di 228.000 nuovi posti, 152.000 dei quali nella fascia 0-3. Il Piano verrà realizzato mediante il coinvolgimento diretto dei Comuni nella fase di realizzazione e gestione delle opere, con un approccio di governance multilivello. Iniziative a sostegno del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni. Il Ministero intende, inoltre, aumentare le risorse da destinare alla promozione di azioni di sostegno e valorizzazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni, anche al fine di attivare percorsi di formazione in servizio specificamente rivolti al personale operante nel sistema 0-6 e di implementare un sistema efficace di valutazione e monitoraggio”.

Bei propositi, smentiti, come si vede, dai numeri riportati crudamente dalla tabella 7.

Della serie: “non sappia la destra (MIM) quel che fa la sinistra (MEF)?

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