Supplenze: persa un’occasione per razionalizzare le procedure

Le chiamate di supplenza nelle scuole elementari, croce e delizia delle segreterie scolastiche, continueranno come prima per almeno due anni ancora.
È questo uno degli effetti delle disposizioni per l’aggiornamento delle graduatorie permanenti che comprende anche la procedura di iscrizione alle graduatorie di circolo per le supplenze da parte dei docenti inclusi nelle permanenti.

Il modello n. 3 allegato al decreto dirigenziale 21 aprile 2004 prevede ancora una volta che i docenti aspiranti a supplenza nella scuola elementare possono indicare fino a 10 circoli didattici e a 20 istituti comprensivi, per un totale di 30 istituzioni scolastiche.
Una quantità ritenuta eccessiva e considerata come una delle cause delle difficoltà di gestione delle procedure di nomina secondo le denunce dell’Andis e di alcuni sindacati di categoria.

Gli altri elementi che concorrono attualmente ad appesantire e rallentare le procedure di nomina riguardano l’assenza totale di qualsiasi deterrente nei confronti dei docenti che rifiutano le nomine, nonché l’assenza di vincoli di domicilio nella provincia.
Elementi che, per essere modificati, richiederebbero la revisione dell’attuale regolamento per le supplenze (decreto ministeriale giugno 2000).

La conferma delle 30 sedi possibili per l’iscrizione in graduatoria per supplenze brevi fa però intendere che le complessive auspicate modifiche non saranno adottate almeno per il prossimo biennio. Un’occasione persa per riequilibrare una situazione pesantemente sbilanciata a favore dei supplenti a danno della qualità del servizio scolastico.