
Supplenze: Anp, assurdo lasciare il cerino acceso in mano ai dirigenti scolastici
L’associazione nazionale presidi (www.anp.it) incalza nuovamente i ministri interessati a risolvere decisamente e urgentemente il problema dei finanziamenti alle scuole, inviando una nuova lettera, a distanza di oltre un mese dalla precedente inviata al Governo per segnalare la grave situazione finanziaria delle scuole, perché, sostiene l’Anp, non si vedono fatti nuovi: ed anche le dichiarazioni di impegno del Ministro Fioroni sono rimaste senza seguito.
Afferma ancora una volta l’Anp che non si possono caricare i dirigenti scolastici di responsabilità per assicurare il servizio senza fornire i corrispondenti finanziamenti per metterli in atto.
Occorre, dunque, una scelta – fa intendere il sindacato dei dirigenti scolastici – tra un aumento dei fondi o una diminuzione delle spese di competenza, perché l’assegnazione diretta di finanziamenti a budget è incompatibile con la sottostima del reale fabbisogno.
“Nessuno può essere tenuto a fare l’impossibile: attribuire alle scuole la metà (o meno) di quel che si è rivelato necessario a consuntivo negli anni scorsi significa mettere a rischio il loro funzionamento“.
Anp incalza: “una logica di budget, con le connesse responsabilità, richiede che al dirigente sia parallelamente assicurata la piena disponibilità degli strumenti di gestione relativi. In chiaro: egli non può essere vincolato da norme di legge e contrattuali che lo obbligano a nominare supplenti, se parallelamente non gli si garantiscono i mezzi per pagare le prestazioni imposte“.
E l’Associazione elenca, a titolo di esempio, le spese di cui le scuole potrebbero essere sgravate, come, ad esempio, l’indennità di maternità, ma anche altre fattispecie non meno frequenti: da quelle sulle gravi patologie (che consentono assenze senza limiti di durata) ai permessi brevi fruibili su autocertificazione; dal prolungamento della nomina al supplente durante le vacanze natalizie e pasquali alle norme sul rientro in servizio dopo il 30 aprile; da quelle sul diritto allo studio a quelle sul dottorato di ricerca, al mandato amministrativo e ad altre ancora (tassa rifiuti in primis).
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