Morto Umberto Gastaldi, il prof assistito dai suoi studenti. A tenergli la mano una sua alunna

Era ricoverato a Vicenza, solo. I suoi ex studenti, a distanza di 40 anni, lo ritrovano e decidono, tutti insieme, di prendersene cura. E’ questa la bella storia di Umberto Gastaldi, professore in pensione di Filosofia del Gobetti di Torino, di cui si è parlato tantissimo nei mesi scorsi. A distanza di un anno la triste notizia: il professor Gastaldi non ce l’ha fatta, è morto stringendo le mani di una sua studentessa. 

Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, il professor Gastaldi è scomparso ieri, 11 dicembre, a Roma. “Se n’è andato delicatissimamente al mattino presto – dichiara la studentessa che era con lui -, come se avesse voluto lasciare il tempo di arrivare puntuale a scuola a me che insegno, dopo la notte passata a tenergli la mano, ripercorrendo le avventure di questo ultimo anno”, riporta la donna.

Proprio un anno fa la notizia era arrivata persino alle orecchie del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara: “Il professor Gastaldi e i suoi ex alunni uno straordinario esempio di solidarietà e amore per la scuola“, aveva dichiarato in un comunicato stampa. “Ho seguito la storia del professor Umberto Gastaldi, il docente di Filosofia in pensione rintracciato e raggiunto in ospedale a Vicenza dai suoi ex alunni del Liceo scientifico ‘Gobetti’ di Torino, che si sono organizzati per accudirlo e assisterlo a turno”, aveva detto Valditara. “Una vicenda che racconta perfettamente gli straordinari rapporti umani che la scuola può generare e spiega perché gli anni passati sui banchi siano tanto importanti nella vita di ognuno di noi. Al Ministero dell’Istruzione e del Merito ci attiveremo per capire in quale modo possiamo essere utili al professor Gastaldi”, aveva concluso un anno fa il Ministro. “Sarei davvero onorato di poter incontrare i suoi ex studenti e ringraziarli personalmente per questo straordinario esempio di solidarietà e amore per la scuola”.

Ma il prof aveva rifiutato l’aiuto: “È logico esprimere un giudizio lodevole nei confronti del comportamento di questa classe. Però il comportamento di questa classe non necessita dell’approvazione o dell’elogio del ministro della Pubblica Istruzione, perché è semplicemente l’espressione di quella creatività che nasce sui banchi di scuola quando la scuola è veramente una scuola di vita”, ha detto Gastaldi al Corriere del Veneto.

“L’insegnamento è un rapporto d’amore e la mia classe mi ha trovato dopo 40 anni. Ho imparato a mettermi da parte per il bene dei miei ragazzi“, aveva dichiarato il prof Gastaldi a La Stampa.

Un uomo saggio e felice. Vogliamo solo il suo bene”, avevano detto gli ex alunni decidendo allora  di non lasciarlo più. Loro non avevano mai smesso informarsi, di sapere come vive il prof, ma un anno fa il silenzio del docente, ormai 82enne, li aveva allarmati. Così Nicoletta Bertorelli, classe V D, si era preoccupata e aveva contattato anche gli altri ex compagni di classe che si erano rimessi sulle tracce del professore. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA