Stop temporaneo del TAR gli organici delle superiori. Rischi per la riforma?

Il Tar del Lazio ha sospeso temporaneamente i provvedimenti ministeriali relativi agli organici dei docenti di scuola
secondaria superiore, in attesa di chiarimenti che il Miur dovrà fornire, con documentata relazione, entro quindici
giorni.

Il 19 luglio prossimo è stata fissata un'apposita udienza per decidere se archiviare il tutto oppure se disporre la 
sospensione vera e propria delle relative circolari e ordinanze ministeriali.

In una nota il ministero dell'Istruzione ha gettato acqua sul fuoco, precisando che l'ordinanza del Tar del Lazio 
sui provvedimenti ministeriali in materia di organici è solo temporanea e che il ministero fornirà al più presto ogni
opportuno chiarimento e depositerà la documentazione necessaria al fine di dimostrare che il ricorso, enfatizzato
da parte di alcuni sindacati e associazioni, è destituito di qualsiasi fondamento. Esultano, invece, i ricorrenti,
sostenuti dal Comitato nazionale per la scuola della Repubblica e dal Comitato bolognese Scuola e Costituzione.

Il ricorso riguarda le circolari sugli organici e sull'avvio della riforma che, secondo i legali di parte, sarebbero 
illegittime, in quanto emanate prima che i Regolamenti sulla nuova scuola secondaria di secondo grado entrassero
in vigore.

L’ordinanza del Tar ha avuto un’immediata ripercussione politica. L’on. Ghizzoni,  capogruppo del Pd nella commissione Cultura di Montecitorio, ha dichiarato che “il ministro Gelmini non potrà più far finta di niente e non avrà più alibi per non venire in Parlamento a render conto dell’irregolarità e delle disfunzioni amministrative che hanno caratterizzato l’applicazione dei tagli di 130 mila posti tra docenti e personale non insegnante. Il silenzio della Gelmini potrebbe essere compreso solo se il ministro fosse impegnata in queste ore in un esame di coscienza sui devastanti tagli e sul caos creato alla scuola pubblica”.