Stipendi personale scolastico, Valditara: ‘Anticipi a dicembre. Variano in base ad anzianità’

A dicembre il personale scolastico riceverà un anticipo una tantum, collegato all’indennità di vacanza contrattuale attuale. Lo annuncia i un’intervista a Il Messaggero il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Il più alto andrà ai dirigenti scolastici, 1526 euro per l’esattezza. Poi si varia in base all’anzianità: 1.228 euro ai docenti con più anzianità che lavorano nelle scuole secondarie, 1.056 per i maestri “della stessa fascia” e 829 euro per gli insegnanti – sempre di medie e superiori – che hanno un livello di anzianità più basso. Diversi i temi trattati nel corso dell’intervista, dal dimensionamento ai corsi per contrastare a scuola la violenza sulle donne.

Il ministro ha evidenziato che nella prossima Legge di Bilancio sono previsti 5 miliardi di euro per il rinnovo contrattuale degli impiegati statali. Una cifra che include anche il personale scolastico, per cui il ministero sta ancora elaborando i calcoli finali.

Valditara ha inoltre sottolineato l’impegno del ministero nell’implementazione di programmi di tutoraggio per assistere gli studenti nelle loro scelte future. La formazione dei tutor è già stata completata, e i vari istituti stanno finalizzando l’assegnazione degli incarichi. Sono infatti diversi i temi aperti legati alla scuola toccati dal ministro nell’intervista. Il quadro si dovrebbe delineare entro dicembre, con gli istituti scolastici che sono nella fase di completamento dell’assegnazione degli incarichi.

Toccata la polemica del dimensionamento scolastico. Valditara assicura che non verrà chiuso “nessun plesso scolastico” ma si andrà solo a garantire qualche risparmio da investire sempre nella scuola: “L’allarmismo che si continua ad alimentare su questa vicenda è del tutto ingiustificato. E trovo stupefacente che ci sia chi dice di non voler attuare la riforma, che è una milestone del Pnrr”, dichiara.

Su altri temi caldi, come quello dei corsi contro la violenza annunciati da poco, il ministro precisa a Il Messaggero che “Si tratta di attività extracurriculari sulle relazioni che avranno la durata di 30 ore annue, basate sul confronto tra studenti sotto la guida di un docente della stessa classe, che sarà per questo appositamente formato e retribuito. I giovani saranno anche edotti delle conseguenze penali di atti di violenza e di sopruso. Non si tratta di fare lezioni frontali ma di aiutare i ragazzi, anche partendo da casi concreti, a riconsiderare i propri comportamenti alla luce del rispetto per la dignità e la libertà delle donne”.

Intanto da oggi, 29 novembre, inizia il suo percorso in Senato la riforma degli istituti tecnici e professionali, che andrà ad assicurare un più efficace inserimento nel mondo lavorativo.

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