Stipendi legati al merito: in Inghilterra non funzionano

Una ricerca commissionata dal governo inglese mostra che l’idea di legare lo stipendio degli insegnanti alla qualità delle loro prestazioni (performance-related pay) non funziona, anzi determina effetti opposti a quelli desiderati. I dati sono questi: oltre 200.000 insegnanti (più della metà di scuola secondaria) avevano partecipato nei mesi scorsi alle prove di selezione, che prevedevano la compilazione di un complesso questionario, un giudizio del capo di istituto sulla professionalità del docente e una valutazione esterna sulle scuole interessate (22.716), condotta da oltre 2000 valutatori, a loro volta sottoposti a monitoraggio da parte del governo. Alla fine di questa complessa procedura, il 97 per cento degli insegnanti è stato valutato positivamente, ed ha aggiunto al suo stipendio una somma di circa 6 milioni l’anno. Ma la ricerca mostra che l’obiettivo principale perseguito dal governo, quello di motivare gli insegnanti premiando la loro professionalità attraverso prove selettive (come aveva tentato di fare, in Italia, anche l’ex ministro Berlinguer), è completamente fallito perché due terzi dei docenti “vincitori” dei 6 milioni hanno lamentato il carattere umiliante e deprimente dell’iniziativa, mentre molti di quelli che avevano rifiutato di parteciparvi hanno dichiarato che la vicenda li aveva addirittura spinti a lasciare l’insegnamento. Notizie sulla vicenda si trovano nell’ultimo numero del Times Educational Supplement (www.tes.co.uk).