Stipendi insegnanti e ATA, Frassinetti (FdI): ‘Aumento di 124 euro segnale positivo per questo Governo’

In arrivo con tutta probabilità già dal mese di aprile l’aumento degli stipendi per insegnanti e ATA. Parliamo di un incremento degli stipendi di poco superiore ai 20 euro lordi medi, risultato del via libera della Funzione Pubblica allo sblocco dei 300 milioni di euro da destinare alle risorse contrattuali per l’aumento delle retribuzioni del personale scolastico, come previsto dall’accordo sottoscritto con i sindacati del 10 novembre scorso. Via libera che ha portato all’integrazione dell’atto di indirizzo che permetterà di integrare i circa 100 euro lordi medi accordati a dicembre e arrivati negli stipendi di docenti e Ata a cavallo tra il 2022 e il 2023.

Ad annunciare gli aumenti degli stipendi in busta paga la sottosegretaria dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti (FdI): “L’aumento di 124 euro in più per gli insegnanti è la tangibile dimostrazione della volontà di venire incontro a una categoria sempre vessata dai precedenti governi. Questo è il secondo aumento nel giro di 6 mesi. L’aumento di 23 euro, che si aggiunge ai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio. Anche all’opposizione, FdI è sempre sempre stata dalla parte del personale scolastico ed ora al Governo confermiamo questa linea. Da sempre sosteniamo che il ruolo dei docenti debba essere valorizzato, perché è a loro che viene affidata la formazione dei nostri giovani. Ringrazio il Ministro Valditara per la sua tenacia e sensibilità sul tema, che ha reso possibile questo grande risultato”.

In coerenza con l’accordo politico sottoscritto con i sindacati lo scorso novembre 2022, il nuovo Atto di indirizzo dispone l’utilizzo per la componente fissa della retribuzione del personale scolastico delle risorse già stanziate per il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF) dalla legge 234/2021 che, al netto di alcune riduzioni nel frattempo intervenute, a regime ammontano a circa 260 milioni di euro. Con la prosecuzione e la conclusione della trattativa sarà così possibile attribuire le ulteriori risorse rese nel frattempo disponibili oltre che regolare importanti aspetti relativi alle condizioni di lavoro del personale.

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