‘Stato giuridico, la riforma si farà’

Una cosa è la contrattazione specifica mirante ad istituire, già nel prossimo biennio, “meccanismi di carriera professionale per i docenti”, altra cosa è la questione della revisione dello stato giuridico del personale docente: così il sottosegretario Valentina Aprea replica dopo un paio di mesi all’interrogazione dell’onorevole Angela Napoli (An), che sollecitava un chiarimento sulla presunta “imposizione” sindacale al governo per bloccare l’iter parlamentare, già avviato, delle proposte di legge sullo stato giuridico.

L’onorevole Napoli, firmataria, insieme ai rappresentanti dei partiti di maggioranza, di una proposta di legge di modifica dello stato giuridico dei docenti, aveva chiesto nel dicembre spiegazione al ministro Moratti sull’attività di una commissione sindacale che aveva per oggetto la medesima materia.

Della questione si era parlato anche in occasione delle dimissioni, poi ritirate, dell’onorevole Napoli da relatrice del primo decreto delegato della legge di riforma della scuola.

Questione “segnalata” da Tuttoscuola, come precisato nell’interrogazione.

Il sottosegretario Aprea riferisce sui lavori della commissione di studio Aran- Miur -organizzazioni sindacali (il documento finale deve costituire il punto di riferimento per la specifica contrattazione “sulla base delle risorse finanziarie allo scopo disponibili”) e per ciò che riguarda lo stato giuridico parla di “riconoscimento, anche retributivo, di tutte quelle funzioni di collaborazione e di collegamento con i dirigenti scolastici (le cosiddette figure del sistema) per la complessiva maggiore funzionalità delle scuole e di una migliore qualità del servizio da esse erogato”.