Spoils system: Barbieri si dimette dall’incarico

Non sopporta più di “vivere in una condizione di emarginazione e di inutilità professionale“. Così ha deciso di dimettersi dall’incarico di studio che gli era stato affidato a settembre 2002, dopo la revoca del contratto di direttore generale regionale in Emilia-Romagna, ricoperta dal marzo 2001 con contratto sulla carta quinquennale. Un destino condiviso con una decina di altri dirigenti generali regionali, sottoposti nello stesso mese allo “spoils system” voluto dall’allora ministro della funzione pubblica Frattini.
Sindacalista di punta della CGIL scuola fino al 1997, poi vicepresidente del CNPI e consigliere dei ministri Berlinguer e De Mauro, Emanuele Barbieri, dopo la revoca dell’incarico in Emilia-Romagna si era visto affidare il compito di studiare “la revisione delle classi di concorso nella prospettiva della riforma e degli organici funzionali“. Ma le sue proposte e ipotesi di lavoro non sono mai state prese in considerazione, afferma nella lettera di dimissioni inviata al ministro Moratti, ponendolo alla fine in una deprimente condizione di “demansionamento e assoluta incertezza rispetto al futuro”.
Così ha deciso di andarsene. Ma non in silenzio e non senza combattere: né lui, né gli altri direttori generali dimissionati nel settembre 2002, hanno ritirato i ricorsi presentati al giudice del lavoro e al TAR, di fronte ai quali hanno eccepito l’incostituzionalità dello “spoils system” italiano. Che succederà ora se i giudici gli dovessero dare ragione?