Sorpresa: la ricerca italiana è tra le più efficienti

Con un investimento pari all’1,25% del suo prodotto interno lordo, e una spesa procapite annua per studente che non arriva a novemila dollari, gli scienziati italiani ottengono risultati più che validi in rapporto alla modestia dell’investimento.

Secondo  una classifica voluta dal governo inglese, pubblicata da Elsevier e ripresa sulla rivista Nature, l’Italia si colloca al terzo posto della classifica internazionale, subito dietro a Regno Unito e Canada e davanti agli Stati Uniti, che sono addirittura ottavi.

Lo rende noto un comunicato dell’università Nicolò Cusano, che annuncia l’inaugurazione per febbraio 2014 di un nuovo laboratorio di ricerca di Ingegneria all’interno del campus dell’Ateneo capitolino.