Anche quest’anno, come si può desumere dagli allegati al decreto n. 5/2010 sull’esame di maturità, le diverse tipologie d’esame saranno centinaia.

186 sono le tipologie d’esame secondo le previsioni “ordinarie” delle scuole tuttora organizzate secondo i normali ordinamenti.

Ce ne sono altre 744 che si riferiscono ai diversi indirizzi e alle varie tipologie a carattere sperimentale sopravvissute dagli anni 80-90 ad oggi e destinate ad essere riassorbite gradualmente nella riforma dei nuovi licei e della nuova istruzione tecnica e professionale.

In tutto si tratta di ben 930 tipologie diverse che andranno a giugno all’esame di Stato.

Sbaglierebbe, però, chi pensasse che questa sia l’ultima volta che l’esercito di tipologie e indirizzi (sfiorano il migliaio) vada all’esame di Stato. Poiché la riforma di ordinamento che partirà dal prossimo settembre avrà un’attuazione graduale, ci vorranno cinque anni prima che arrivi il nuovo e si riduca drasticamente questo esercito di indirizzi.

Soltanto alla fine dell’anno scolastico 2014-2015 l’esame di Stato non riguarderà più queste centinaia di indirizzi sperimentali e non.

In queste ore si è parlato anche di modifica della terza prova d’esame, mediante l’introduzione di una prova nazionale come a suo tempo aveva annunciato lo stesso ministro Gelmini.

Ci sembra improbabile che già con la prossima maturità 2010 questa piccola rivoluzione possa essere ufficialmente introdotta. Ma il cambiamento potrebbe arrivare prima che si concluda questo quinquennio di transizione verso la maturità della riforma per il 2015.