
Sondaggio/1: il 93% chiede di eliminare la franchigia di 90 mila euro “pro casta”
E’ pressoché plebiscitario il risultato del sondaggio tra i lettori di tuttoscuola.com sulla manovra finanziaria lanciato la scorsa settimana. Ma perché Tuttoscuola ha voluto sentire gli umori della scuola (operatori scolastici ma anche genitori e studenti)?
La manovra economica del Governo in discussione in Parlamento chiede ad una categoria professionale più sacrifici di tutte le altre. Come si evince dall’analisi dettagliata fatta da Tuttoscuola subito dopo l’uscita del decreto e della relazione tecnica allegata, gli insegnanti sono chiamati rispettivamente a:
– rinunciare all’11% in media dello stipendio (circa 3 mila euro) per i prossimi 3 anni (per l’effetto composto del blocco del contratto collettivo nazionale e del blocco degli scatti di anzianità);
– rinunciare a ben 29 mila euro a persona in media fino a fine carriera (per effetto dell’azzeramento di tre anni di carriera): praticamente si richiede loro di lavorare gratis per un anno.
Viceversa la manovra richiede ai dirigenti dello Stato una riduzione di stipendio variabile tra lo 0% (per chi guadagna fino a 90 mila euro) e il 5% (per chi guadagna 250 mila euro, cioè oltre 10 volte lo stipendio medio di un insegnante). E questo in virtù della franchigia sui primi 90 mila euro, che riduce sensibilmente quel 10% di taglio di stipendio che era stato annunciato per la “casta”.
Tuttoscuola ha chiesto ai propri lettori se la manovra è equa, come la cambierebbero e quali misure dovrebbero essere previste per i parlamentari. Hanno risposto circa in 2 mila. Con quali risultati?
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