Solo i docenti sono anziani?

Ciclicamente ritorna il problema dell’anzianità media degli insegnanti italiani e si esprimono considerazioni, anche molto interessanti, tra lo scarto di età dei prof e quella dei loro allievi.

L’innalzamento dell’anzianità media dei docenti è spesso assunto, tuttavia, come un dato patologico specifico della scuola, senza considerare che la situazione dei docenti è analoga a quella degli altri dipendenti pubblici.

Da quando infatti le riforme pensionistiche hanno modificato i livelli di età e di servizio per accedere alla pensione, le anzianità medie di chi è costretto a rimanere in servizio si sono ovviamente innalzate.

Attualmente i dipendenti pubblici, compresi quelli della scuola, possono lasciare il servizio solamente se hanno almeno 35 anni di anzianità lavorativa e almeno 57 anni di età.

Gli insegnanti, come gli altri dipendenti pubblici, sono costretti spesso a rimanere in servizio fino a 60 anni ed oltre per raggiugnere i 35 anni minimi di contribuzione utile a pensione.

Se il gradone della riforma pensionistica rimarrà anche nel 2008, la media di età dei dipendenti pubblici e degli insegnanti tenderà ad innalzarsi ulteriormente.

Sono, dunque, tutti i dipendenti pubblici (e, in buona misura, anche i lavoratori privati) che diventano anziani sul luogo di lavoro.