SIVADIS/2. Le competenze dei valutatori

Il piano di formazione dei futuri valutatori di prima istanza dei DS sarà messo a punto da un Comitato paritetico MIUR-Scuola Superiore della PA (3 componenti per parte), sarà finalizzato all’approfondimento delle basi teoriche della valutazione e dei suoi strumenti, e avrà come punto di riferimento le “Linee guida” per l’attuazione del SIVADIS, nella forma che esse assumeranno a conclusione della sperimentazione in corso.
Una particolare attenzione sarà riservata, si legge nell’accordo di collaborazione, alla tematica delle “competenze trasversali, integrate ed interfunzionali, necessarie per la valutazione della responsabilità dirigenziale, con particolare riferimento all’indennità di risultato, all’assegnazione e revoca degli incarichi, all’esercizio delle connesse responsabilità”. Formulazione che pone una particolare enfasi sulle competenze che saranno acquisite dai valutatori, al termine del percorso formativo, al di là delle diverse funzioni svolte nella carriera di provenienza, e che potrebbe preludere ad una utilizzazione più ampia dei Dirigenti scolastici in qualità di valutatori, probabilmente necessaria per far fronte alle persistenti carenze di Dirigenti tecnici e soprattutto amministrativi (attualmente 150).
Il piano di formazione, la cui copertura finanziaria sembra a “futura memoria” in quanto non reca indicazione delle fonti di finanziamento, integrerà le attività in presenza, che si svolgeranno di norma nelle cinque sedi della SSPA, con moduli di formazione a distanza (e-learning) e in autoformazione. I tempi dovrebbero essere ragionevolmente brevi, in modo da assicurare il pieno funzionamento del sistema di valutazione a partire dall’anno scolastico 2007-2008.
La questione del finanziamento non è questione secondaria nella strategia di successo della iniziativa, che a differenza delle precedenti esperienze prevede che un dirigente scolastico faccia parte del nucleo di valutazione. La composizione plurima del nucleo richiede – come giustamente prevede il contratto – che la partecipazione al corso di formazione sia aperta, a domanda, a tutti i dirigenti scolastici con almeno 10 anni di servizio. L’elevato numero di nuclei che si dovranno costituire richiede un coinvolgimento di un gran numero di dirigenti scolastici. Avere presenti le criticità è la migliore garanzia per determinare le condizioni d’esercizio e dare concretezza realizzativa ai progetti di valutazione.