SIVADIS/2. Le alternative per la messa a regime del sistema

Per andare a regime, il modello SIVADIS, centrato su una forte e sistematica interazione tra dirigenti valutati e dirigenti valutatori di prima istanza (il valutatore finale è il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale), ha bisogno di almeno altri mille valutatori di primo livello, da selezionare e formare entro il 2004-2005, che si affianchino ai 240 ispettori e dirigenti amministrativi utilizzati nel primo anno di sperimentazione. L’ipotesi che circola è di individuare queste figure tra i dirigenti scolastici in servizio, e forse anche tra quelli che sono andati in pensione in questi ultimi anni, sulla base di una apposita procedura di selezione per titoli, seguita da un corso di formazione e dalla certificazione delle competenze valutative così acquisite. Potrebbero denominarsi dirigenti scolastici “senior”, o con una formula equivalente.
Per concretarsi, questa ipotesi avrebbe bisogno, oltre che del sostanziale via libera dei sindacati, di un piano operativo che consideri gli aspetti organizzativi, i costi della prima formazione (contenibili con l’adozione di un modello formativo a distanza o “blended”, cioè misto), e i costi a regime (compensi e/o rimborsi spese per i dirigenti scolastici valutatori, calcolando circa quaranta giornate di lavoro: cinque per ciascuno degli otto dirigenti da valutare).