Sicurezza a scuola: il rapporto Legambiente

E’ uscito l’ormai consueto rapporto di Legambiente sull’edilizia e i servizi scolastici, denominato “Ecosistema Scuola 2008“. L’indagine rileva i comportamenti sostenibili delle scuole soprattutto a livello energetico e lo stato di sicurezza degli immobili, in base ai dati inviati dagli enti locali.

In questa classifica, Prato si conferma prima, seguita, nell’ordine, da Asti, Forlì (il cui Comune in una nota ha orgogliosamente ricordato “la palma d’oro conquistata” nella classifica uscita dal 1° Rapporto sulla Qualità nella Scuola, di Tuttoscuola) , Livorno, Biella, Parma, Macerata, Siena, Verbania e Mantova. Ai piani alti della graduatoria di Legambiente sono i Comuni del centro e del nord anche se, a sud, si difendono bene Lecce (14ma) e Vibo Valentia (20ma). Agli ultimi posti, figurano le scuole di Genova, Sassari e Catania.

I dati complessivi (approfondibili a questo indirizzo) segnalano che uno studente che oggi entra nel mondo della scuola ha grosse possibilità di ritrovarsi in un edificio vecchio (il 52,82% è stato costruito prima del 1974, anno in cui la legge ha stabilito i criteri di edilizia antisismica), privo di manutenzione (solo il 47,11% ha goduto d’interventi di cura straordinaria negli ultimi cinque anni e il 23,62% necessita d’interventi urgenti) e con bassa possibilità di avere strutture sportive (gli edifici privi di questo tipo di strutture sono ben 36,57%, a fronte del 15,71% del 2006).

Il tema della sicurezza è stato alla base, nei giorni scorsi, di un comunicato della Gilda degli insegnanti, che si focalizza principalmente sul problema del sovraffollamento nelle aule scolastiche.

Sempre sul tema della sicurezza a scuola (intesa come sicurezza strutturale, educazione ai comportamenti corretti da tenere in caso di emergenza, calamità naturale, incidenti, ecc), il prossimo 27 marzo alla Camera dei Deputati si avrà la consegna ufficiale alle scuole vincitrici del II Premio delle buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute promosso da Cittadinanzattiva.

La speranza è che indagini, comunicati stampa e premi siano tutti strumenti utili per migliorare la manutenzione degli edifici scolastici e i comportamenti di chi opera al loro interno.