Sicilia: salvati dai tagli 1.800 posti

Circa 1.800 posti di docenti già tagliati dalle leggi Tremonti-Gelmini saranno recuperati grazie a un accordo tra la Regione siciliana e il ministero dell’Istruzione. L’intesa prevede che i posti “salvati” serviranno per realizzare attività di integrazione alla didattica, in particolare a sostegno degli studenti diversamente abili e a rischio di emarginazione.

Ci saranno anche programmi per l’innalzamento della qualità dell’offerta formativa, con riferimento a matematica, scienze, tecnologia e capacità di lettura. Per realizzare questi programmi alle scuole saranno assegnati i docenti che nello scorso anno scolastico hanno ricevuto incarichi di supplenza ma non potranno averli nel prossimo anno. Questi docenti potranno anche assumere incarichi di supplenze brevi nella stessa scuola di assegnazione, e le attività svolte comporteranno incremento di punteggio per le graduatorie della scuola.

Il progetto costerà al Ministero 10 milioni di euro che saranno prelevati dai fondi Pon 2007/13. Alla Regione, invece, costerà 40 milioni, tratti dai fondi Por Fse 2007/13. Il coordinamento e la programmazione delle attività saranno affidati a una commissione  paritetica fra Ministero e Regione, presieduta dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione, composta dal dirigente generale del dipartimento competente della Regione, da due componenti designati sempre dalla Regione e da tre membri nominati dal ministero.