Si complica la soluzione per i ff DSGA. L’impegno del sen. Pittoni

È ora tutta in salita la soluzione del problema degli assistenti amministrativi con almeno tre anni di servizio svolto come facente funzione (ff) di DSGA.

Sul tema – che Tuttoscuola ha trattato più volte nelle ultime settimane – ci ha scritto il sen. Mario Pittoni, presidente della Commissione Istruzione del Senato e responsabile scuola per la Lega.

Desidero segnalare – scrive il sen. Pittoni – che, contrariamente a quanto scrive Tuttoscuola nell’articolo “Due nodi da sciogliere nel decreto salva-precari”, la soluzione normativa che propongo per i direttori SGA facenti funzione non contrasta assolutamente con validità e priorità del concorso ordinario, dal momento che a quest’ultimo viene aggiunto un quarto anno di riferimento per il reperimento delle disponibilità occorrenti per la nomina dei vincitori e che tale procedura può assegnare posti solo a partire dal 1° settembre 2020. Quelli per i vincitori dell’eventuale selezione riservata con effetto immediato, non scalfirebbero minimamente la quota per i vincitori del concorso ordinario. Non va dimenticato, infatti, che ai DSGA FF è già riservato il 30% dei posti a concorso e che attualmente sono già vacanti e disponibili posti non conteggiati, all’epoca non disponibili”.

Approfondiamo l’argomento. Il decreto legge 126/2019, cosiddetto salva-precari, ignorando l’intesa sottoscritta tra Ministero dell’istruzione e sindacati non ha previsto la deroga del titolo di studio nel concorso riservato ai ff. DSGA, come invece era stato consentito nel concorso attualmente in fase di svolgimento.

Il DL dovrà essere convertito in legge entro la fine dell’anno. È, dunque, in Parlamento che la sorte dei ff verrà decisa, eventualmente approvando un emendamento – come già chiedono i sindacati che richiedono il rispetto dell’intesa del 1° ottobre scorso – che preveda la deroga del possesso della laurea come, in via ordinaria, è richiesto, invece, per il profilo del DSGA.

Contando certamente su questa modifica del DL, il sen. Pittoni difende la proposta e cerca di tranquillizzare gli attuali candidati del concorso ordinario per DSGA, precisando che “i vincitori dell’eventuale selezione riservata con effetto immediato, non scalfirebbero minimamente la quota per i vincitori del concorso ordinario” (2405 posti – NdR).

Se quell’effetto immediato di cui parla il sen. Pittoni vuole significare nomina immediata, ferma restando la quota di 2405 posti per i vincitori del concorso ordinario, sarebbe difficile modificare il testo del decreto legge 126 che dispone (questa volta nel pieno rispetto dell’intesa Miur-sindacati) che “Le graduatorie risultanti dalla procedura di cui al primo periodo (quelle del concorso riservato ai ff), sono utilizzate in subordine a quelle del concorso di cui all’articolo 1, comma 605, della legge 27 dicembre 2017, n. 205”.

L’utilizzo in subordine significa che prima si utilizzano le graduatorie del concorso ordinario (fino al loro esaurimento), poi quelle del riservato.

Ma si sa, le strade del Parlamento sono infinite!