Riforma Buona Scuola: servono altri 42 decreti ministeriali per applicare i nuovi decreti delegati
Serviranno non meno di 42 decreti ministeriali per portare a piena attuazione tutti gli otto decreti delegati, senza considerare anche i provvedimenti di competenza delle Regioni e degli Enti locali, soprattutto per l’attuazione dei decreti legislativi del diritto allo studio, della riforma 0-6 e dell’istruzione professionale.
Tra regolamenti e decreti applicativi, alcuni dei quali da emanare entro i prossimi sei mesi, l’attuazione dei decreti delegati si snoderà lentamente verso il nuovo assetto.
Taluni provvedimenti avranno natura interministeriale chiamando in causa altri dicasteri oltre a quello dell’istruzione.
A richiedere il maggior numero di decreti di attuazione (ben dieci) sarà il decreto legislativo relativo alla formazione e reclutamento dei docenti di secondaria, seguito da quello sull’inclusione degli alunni con disabilità (sette decreti).
Serviranno cinque decreti ministeriali per far partire la complessa riforma dello 0-6, mentre per ciascuno degli altri decreti legislativi sono previsti quattro provvedimenti di decretazione ministeriale.
Se a tutto questo si aggiunge la considerazione che i necessari tempi di attuazione non saranno certamente brevi, si può ben capire che con l’imminente pubblicazione degli otto decreti, più che concludersi, la riforma prende effettivo avvio.
Se questo ultimo anno e mezzo, dopo il varo della legge 107/15, è stato caratterizzato da una complessa e molto tribolata attività ministeriale, quella che si prospetta per il prossimo anno non sarà certamente da meno, anche perché molti provvedimenti, anche per non incorrere nel solito contenzioso che si nasconde dietro l’angolo, avranno bisogno anche di concertazione con le parti politiche e sociali.
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