Sempre più facile sfuggire ai controlli

Chi utilizza nella scuola falsi titoli di servizio e di cultura, oppure millanta credito con un’autocertificazione non veritiera, sa di avere buone probabilità di rimanere impunito.
E così passa la voce e l’impunità si tramanda di amico in amico, di parente in parente.
Oggi, grazie alle leggi sulla semplificazione amministrativa è molto più facile sfuggire ai controlli. Molte volte basta la semplice autocertificazione che evita di presentare il “corpo del reato”.
I controlli sulla veridicità delle dichiarazioni si fanno a campione o quando l’amministrazione ha il sospetto di dichiarazioni non veritiere. Ma se anche scatta l’accertamento, il falso diploma può fugare ogni sospetto perché in genere ha tutti i requisiti dell’autenticità, compresi i numeri di serie (copia dell’originale clonato).
Il funzionario che controlla non è supportato da banche dati complete o da altri strumenti riferiti ad esempio al numero e al percorso scolastico degli alunni, dei partecipanti alla maturità, degli istituti sede di esame, e diventa difficile risalire all’origine del rilascio.
Per i certificati di servizio vale la stessa cosa. In caso di sospetto si può chiedere il riscontro alla … scuola che lo ha rilasciato, dove il possibile autore del falso non avrebbe difficoltà a confermare la veridicità dei dati richiesti.