Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Secondo ciclo/5. Educazione fisica dimezzata

Il presidente del CONI Petrucci, alcuni parlamentari di vari partiti e praticamente tutte le associazioni professionali degli insegnanti di educazione fisica hanno protestato duramente contro il dimezzamento dell’orario settimanale riservato all’educazione fisica (da due ore a una) nei quadri orari dei futuri licei, contenuti nel documento presentato dal ministro Moratti alle Parti sociali nell’incontro del 13 gennaio.
Il "recupero" dell’ora perduta (cui in teoria potrebbero aggiungersene altre, fin quasi a configurare una specie di "liceo sportivo") nell’area dell’orario opzionale obbligatorio è giudicato dagli interessati del tutto aleatorio: essi temono la concorrenza di altre discipline, anch’esse sacrificate dai nuovi quadri orari, o considerate dagli allievi più appetibili o più utili. Il timore è che gli organici siano costruiti sulle ore tabellari, e che al limite possano essere perfino dimezzati.
Le associazioni hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria, e minacciano di astenersi da tutte le attività diverse dal servizio istituzionale, come quelle legate ai Giochi della gioventù.
E’ un fatto, tuttavia, che anche in altri Paesi europei l’educazione fisica non ha molto spazio nei quadri orari delle scuole secondarie superiori: solo in quelli dell’Europa orientale ex comunista le ore sono 2 e anche 3 alla settimana. Negli altri ne compare spesso una sola, ma in compenso sono molto sviluppate le attività sportive extracurricolari.

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