Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Secondo ciclo, l’educazione fisica dimezzata

“Mens sana in corpore sano”. Chi si ricorda della massima dei nostri padri? Probabilmente non gli esperti di cui non si conosce l’identità delle commissioni che hanno lavorato ai nuovi ordinamenti per il secondo ciclo, che peraltro – in perfetta coerenza – hanno anche vistosamente ridotto le ore di latino al liceo.

Ma la cosa è stata presa sul serio da tutte le associazioni degli insegnanti di educazione fisica, dal presidente del CONI Petrucci, e da alcuni parlamentari di vari partiti che si occupano di sport, che protestano duramente contro il dimezzamento dell’orario settimanale riservato all’educazione fisica (da due ore a una) nei quadri orari dei futuri licei, contenuti nel documento presentato dal ministro Moratti alle Parti sociali nell’incontro del 13 gennaio.
Il timore è che lo spostamento dell’altra ora (o in teoria anche di più ore) nell’area dell’orario “opzionale obbligatorio” determini di fatto un crollo del tempo riservato all’educazione fisica, messa in concorrenza con altre attività, dall’informatica alle lingue straniere. Con conseguenti ripercussioni sugli organici, che al limite rischiano di essere anch’essi dimezzati.

Le associazioni hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria, e minacciano di astenersi da tutte le attività diverse dal servizio istituzionale, come quelle legate ai Giochi della gioventù, e stanno ricevendo la solidarietà di esponenti della stessa maggioranza, come l’on. Ciocchetti, responsabile nazionale sport dell’Udc, che ha scritto una lettera al vicepresidente del Consiglio Follini, e ai ministri del suo partito Baccini, Giovanardi e Buttiglione, nella quale sollecita il loro intervento presso il ministro Moratti “perche’ le ore di educazione fisica non solo non vengano ridotte ma semmai aumentate”.

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