Secondo ciclo. Gli indirizzi

Se una scuola può chiedere di attivare indifferentemente percorsi liceali e di istruzione e formazione professionale, risulta davvero incomprensibile l’ostinazione con cui il Ministero continua a difendere la moltiplicazione ordinamentale degli indirizzi dei licei e del liceo tecnologico in particolare.
Con questa scelta infatti si impedisce al percorso liceale di essere davvero tale e in più, invece che ottimizzare le risorse, si creano tutte le condizioni per duplicarle e confonderle, sia per i ragazzi e le famiglie sia per la scuola. Che senso ha infatti progettare percorsi liceali che vogliono rubare l’identità e il mestiere ai percorsi di istruzione e formazione professionale, e viceversa?
La collaborazione e la possibile integrazione tra percorsi diversi è direttamente proporzionale, quando è reale e leale, all’identità e alla natura di ciascun percorso. A meno che si continui a pensare che i licei siano una cosa seria e l’istruzione e la formazione professionale no. E che la pari dignità sia solo un modo di dire che non avrà mai alcun corrispettivo. Ma questo è semmai un argomento in più per stabilire livelli essenziali delle prestazioni per i percorsi di istruzione e formazione professionale che siano alti e condivisi.